Musica “amichevole” - friendly la chiamerebbero in terra anglosassone – ma tutt’altro che priva di risvolti d’ottimo valore e sostanza. Per nulla dozzinali o portati alla stesura di canzoni insipide e prive di “colore”, Fabrizio Ugolini e Massimo Bozzi - questi i nomi dei due protagonisti - inanellano una selezione di melodie in grado spesso di sorprendere per scorrevolezza e buon gusto, offrendo un assaggio di puro e semplice AOR che, come ovvio, trae spunto dai classici Toto, senza evitare confronti con le armonie care alla penna di un songwriter “zuccheroso” comeRichard Marx e riferimenti sparsi a vari esponenti del settore quali Newman,Heartland ed Ambition.

La tracklist, corposa e ben assortita, si presenta uniformemente livellata verso l’alto ed offre di tanto in tanto spunti davvero di primo piano, attrezzati di una caratteristica peculiare non sempre presente o sfruttata in maniera adeguata da molti colleghi di settore: la semplicità.
Poche le divagazioni fini a se stesse e gli eccessi “produttivi”, relegati in secondo piano a tutto vantaggio di brillanti scelte melodiche che consentono ai pezzi di piacere al primissimo impatto, accompagnando con delicatezza per farsi ottima compagnia di attimi rilassati.

Molti i passaggi di buona ispirazione, tra cui impossibile non citare le eccellenti arie sapientemente costruite in episodi dal sapore americaneggiante come “Inside” e“A Matter of Time”, per non tacere degli evidenti richiami ai celebri Toto delle bellissime “Together”, “I Still Believe” e “Reason Of The Heart”, brani non a caso condensati nella parte centrale della tracklist ad esaltare al meglio il piacere d’ascolto di un album che, con sorpresa e senza alcun annuncio roboante, si prospetta come un piccolo gioiellino, inseribile tra le migliori uscite dell'annata melodica. Interessanti poi, le trovate in stile Carlos Santana di “You Are The One”, canzone che con il dovuto supporto radiofonico potrebbe ricevere non pochi consensi presso il grande pubblico.
Segnalazione d’obbligo infine, per le riedizioni ammorbidite di un paio di tracce già note ed apprezzate altrove, ovvero l’ottima “Always”, composta per Danny Vaughne “Together”, comparsa sul secondo album dei Vertigo di Joseph Williams.

Nulla di urgente o dai ritmi sostenuti, niente che possa sovra eccitare gli animi degli amanti della potenza tout court, ma piuttosto tanta classe e raffinatezza per un disco dall’anima molto “estiva”, di pregevolissima fattura e tremendamente indicato per gli adoratori del lato più morbido e raffinato del rock adulto.
Ottima scelta dunque, per la piccola Avenue of Allies, che dopo la clamorosa “toppata” presa con gli inutili Toja, si rialza prontamente, pescando nella nostra amata penisola quella che è, senza dubbio, la migliore uscita del pur esiguo catalago prodotto sinora.

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